Scuri, asce e accette
Scure, accetta ed ascia sono probabilmente gli attrezzi più antichi, già utilizzati in epoca preistorica durante il neolitico, prima con lama di pietra (selce) legata al manico ed in seguito costruite con lama forgiata in rame, bronzo e ferro secondo il periodo detto età dei metalli durante il quale l'uomo imparò a fondere e modellare i metalli. L’evoluzione di asce e scuri ha percorso diverse tappe seguendo le influenze delle culture dei popoli dai quali venivano utilizzate.
Nel linguaggio comune, asce, accette e scuri vengono spesso associati al termine mannaie, perché a questo nome si accomuna uno strumento da taglio utilizzato principalmente per spaccare la legna. Il termine mannaia deriva dal latino "manus" e significa mano e nell'antichità con mannaia si indicava una specie di grossa accetta ma con manico lungo, e serviva anche da arma in particolare utilizzata dal boia (finire sotto la mannaia significava essere condannato a morte). Se utilizzata nei macelli la mannaia assume il nome di mannarino o mannarese. La particolare forma rettangolare della lama rende il taglio efficace in egual misura sia se viene utilizzata la punta che la parte più prossimale all’impugnatura.
Questi attrezzi da taglio si assomigliano tra loro e nel gergo comune spesso si confondono l'uno con l'altro. In realtà differiscono per il tipo di fissaggio della lama (perpendicolare o parallela al manico), per la lunghezza del manico (lungo o corto), per la modalità di impugnatura (a una o due mani).
- SCURE - Mannaia da spacco: la scure o mannaia da spacco è un attrezzo da taglio costituito da un ferro a lama dritta o convessa fissata parallela all'asse del manico lungo e robusto, in modo tale che il taglio e l'asse del manico si trovino su uno stesso piano. Questa caratteristica fa in modo che il taglio sia di tipo orizzontale. Un tipico taglio di questo tipo è il taglio degli alberi. La scure ha un manico lungo e per poterla manovrare si devono utilizzare entrambe le mani.
Il termine scure deriva dal latino "securis" secare che significa tagliare. La scure, ormai soppiantata dall'utilizzo della motosega, veniva utilizzata dai boscaioli per l'abbattimento degli alberi e per spaccare manualmente la legna. Fino a non molto tempo fa, per mezzo di una particolare scure caratterizzata da una lama larghissima, la “squadratora”, si soleva squadrare i tronchi in modo da realizzare travi per solai. Nell'antichità veniva impiegata soprattutto come arma da guerra, variando di dimensioni a seconda dell'epoca di riferimento e dei popoli che la utilizzavano.
- ACCETTA - Mannarino, manaresso: l'accetta è un attrezzo simile alla scure con lama fissata longitudinalmente rispetto al manico, ma di dimensioni più compatte tale da poter essere manovrato con una sola mano. Il termine accetta deriva dal francese “hachette” che significa piccola scure (hache) ed in passato si indicava un coltello a forma di falce. L’accetta è utilizzata per la lavorazione del legno e talvolta anche per squadrare pietre tenere e per l'attività di estrazione del sughero. Ha la lama di forma trapezoidale leggermente convessa ed il manico corto e come la mannaia da spacco effettua un taglio orizzontale. Il peso garantisce la stabilità durante l’impiego.
A grandi linee vale il concetto che nello svolgimento di un lavoro, più grande è l’attrezzo, maggiore è la sicurezza di impiego e minore la fatica impiegata. Vale però anche il concetto che un attrezzo troppo grande, è anche ingombrante da trasportare. Diventa quindi necessario trovare il giusto compromesso tra esecuzione del lavoro e strumento da utilizzare scegliendo quale tra scure o accetta è l’attrezzo più idoneo.
Nell'uso agricolo e forestale per squadrare i tronchi e i toppi si utilizza anche un altro tipo di attrezzo simile all'accetta ma con lama più ampia: il manaresso.
- ASCIA - Mannaia scava tronchi: un altro attrezzo con lama leggermente ricurva e manico robusto è l'ascia. Nel linguaggio comune il termine ascia è spesso usato scambievolmente con i termini scure e accetta, tanto da generare confusione. In realtà l'ascia differisce dalla scure e dall’accetta in quanto la lama è fissata perpendicolarmente all'asse del manico determinando un tipo di taglio verticale. In passato con il termine "ascia da battaglia" si identificava la scure da guerra Tomahawk (il termine significa abbattere) utilizzata dagli indiani nativi americani contro i coloni Europei. In realtà non è un’ascia ma una scure da combattimento che per parecchio tempo fu poi utilizzata anche dai coloni Europei perché consentiva di essere lanciata contro un bersaglio colpendolo a distanza, con buona precisione ed in totale silenzio. Di fatto l’ascia può essere raffigurata come un tipo di zappa per scavare e squadrare. Nel settore dell’artigianato, questo attrezzo era utilizzato per lo più in passato da abili artigiani chiamati “maestri d’ascia” nelle costruzioni navali, ed in carpenteria per lavorare il legname, sgrossare, lisciare, squadrare i tronchi e in genere spaccare i pezzi di legno di grandi dimensioni (ascia da spacco).
Mettendo a confronto i diversi attrezzi, in base al tipo di taglio ed al manico possiamo riassumere quanto segue:
◼ La scure effettua un taglio orizzontale - manico lungo con impugnatura a 2 mani e si usa principalmente per abbattere i tronchi degli alberi di grosse dimensioni
◼ L'accetta effettua un taglio orizzontale - manico corto con impugnatura a una mano e si utilizza per tagliare, spaccare un ramo e per altri piccoli lavori.
◼ L'ascia effettua un taglio verticale - manico corto con impugnatura a una mano utilizzata principalmente per sgrossare e sagomare un grosso pezzo di legno.
◼ La mannaia effettua un taglio verticale - manico molto corto con impugnatura a una o due mani utilizzata per tagliare la legna in ambito agricolo, come spaccaossa in quello da macello.