Mollette per bucato GIMI
Mollette di qualità con molla in acciaio 100% zincato. Disponibili in confezione da 20pz e nelle 3 varianti: legno naturale betulla, resina di plastica colore naturale e resina con gomma antiscivolo multicolor.
- La Molletta Eco in legno naturale betulla bamboo : 15 x 15 x 90 mm - apertura max 1 cm, belle, durature, ecocompatibili. Design vinted. Utilizzabili anche per lavoretti manuali, per foto decorative, segnaposto...
- La Molletta Easy in resina colore naturale : 20 x 15 x 90 mm - Presa sicura sui capi. Pratiche, morbide nell'apertura e robuste. Prodotte con materiale resistente e di spessore adeguato.
- La Molletta Soft Strong in resina e gomma multicolor : 30 x 18 x 85 mm Presa morbida antisegno - Miste con 5 diversi colori. Il tipo di chiusura non lascia quasi alcun segno sui capi stesi ad asciugare. Resistenti agli agenti atmosferici. Possono essere utilizzate anche per richiudere i pacchetti di alimenti. Hanno una buona presa. Grazie alla possibilità di maggior apertura sono ideali anche per stendini con fili più spessi.
Dopo il bucato, segue l'asciugatura. C'è chi sceglie il metodo più all'avanguardia con l'asciugatrice elettrica talvolta anche perchè vivendo in città è costretto a causa della penuria di spazi aperti per stendere il bucato al sole, e chi invece preferisce ancora quello tradizionale dell'asciugatura all'aria pinzando i panni con delle mollette al filo stendibiancheria o su un comune stendino. Ma l'asciugatura tradizionale richiede l'utilizzo delle mollette per bucato, che grande invenzione!
Un po' di storia...
Le primissime mollette da bucato erano costituite da un semplice pezzo di legno con una fenditura nel mezzo, ma la prima vera molletta (con molla) era costituita da due pezzi di legno uniti da una molla di acciaio e fu progettata da un americano nella seconda metà dell'800. La molla per mezzo di due piccoli segmenti di acciaio estesi, abbraccia i due elementi di legno, tenendoli insieme. Circa un secolo dopo l'inventore italiano Maccaferri che credeva nei vantaggi della plastica sul legno, come ad esempio la resistenza e stabilità alle variazioni climatiche, tra i molteplici brevetti in plastica, brevettò anche la prima molletta in plastica. Seppur molto comode, purtroppo le mollette per i panni lasciano antiestetici segni sul bucato steso. Oggi giorno, grazie all'evoluzione delle tecnologie dei prodotti, sono disponibili sul mercato mollette con la pinzatura più piccola delicata che lasciano segni meno evidenti, progettate per lo più in plastica o in metallo. Ma come fare a renderli quasi del tutto invisibili? Il segreto è nel modo in cui viene stesa la biancheria
Tutti i panni (teli doccia, asciugamani, tovaglie lenzuola, canovacci e abbigliamento in genere) vanno stesi sui fili a rovescio ed a cavalcioni, possibilmente mantenendo la simmetria dei lati che si trovano a penzoloni. Pinzare le mollette panni evitando il più possibile che il segno lasciato sia visibile, in particolare sulle magliette.
Come evitare il segno delle mollette sul bucato?
E' sufficiente stenderle facendo passare il filo sotto le ascelle e applicare le mollette bilateralmente sulla cucitura che unisce le maniche al resto del capo. Il segno lasciato si nasconderà sotto alla cucitura e volendo sarà anche possibile evitare la stiratura. Questo metodo ha però uno svantaggio: se la giornata è particolarmente calda e soleggiata è bene non lasciare i panni al sole troppo a lungo e ritirarli possibilmente appena asciutti. Questo perché i raggi UV tendono a scolorire ed agirebbero sulla parte piegata a contatto con il filo. Le camicie possono invece essere stese direttamente su una gruccia eventualmente è possibile fissare con una molletta il gancio allo stendino o al filo stendibiancheria per evitare che voli via. Diversamente, se la giornata non è ventosa o se si stende al chiuso, è anche possibile evitare del tutto l'utilizzo delle mollette per bucato, basta stendere i panni a cavallo dei fili dello stendino.
La molletta è un oggetto di larghissimo consumo
Spesso quando si pensa alla molletta, la parola riconduce il pensiero all'atto di pinzare il bucato, ma il suo valore va ben oltre alla sua funzione d'uso principale. Tanto per citare alcune alternative: con una molletta si possono chiudere le confezioni di cibo avanzato, fermare i capelli, bloccare le estremità dei pantaloni dei ciclisti che pedalano di fretta, creare dei porta penne... basta un po' di fantasia e di manualità per una funzione alternativa a questo oggetto.