Cos'è la carta abrasiva o carta vetrata
La carta abrasiva non è altro che un supporto in tela di cotone, fibra di nylon o carta, rivestito in superficie da materiale abrasivo. Il materiale abrasivo può essere costituito da carburo di silicio (che recentemente ha sostituito il vetro usato in passato), ossido di alluminio cristallizzato o smeriglio (miscela di materiali). Può essere prodotta in fogli, in dischi per levigatrici oppure sagomata a triangolo o a delta, e ovviamente anche in rotolo.
La carta abrasiva, così come la tela smeriglio e la carta vetrata, sono materiali indispensabili per levigare, sgrossare, pulire e rifinire le superfici. Serve per eliminare strati di vernice, legno, ruggine ed altri elementi che si trovano a contatto con un materiale al fine di facilitare la verniciatura o l'incollaggio.
Trova applicazione ovunque, dai lavori di falegnameria a quelli di bricolage. È utile in officina, in carrozzeria e in cantiere. Con la carta abrasiva si opacizza la vernice del legno e lo si prepara alla verniciatura, si smeriglia il ferro di un cancello da riverniciare e si pulisce il metallo dalla corrosione ed ossidazione superficiale. In edilizia può essere utilizzata per livellare lo strato di stucco applicato sul muro o per smussare i bordi di una lastra di plexiglass. È praticamente impossibile elencare tutti gli usi della carta abrasiva!
I diversi tipi di abrasivi
Le carte abrasive differiscono tra loro per la finalità di utilizzo:
- la carta vetrata semplice è poco rigida e viene utilizzata per lo più su legno dolce resinoso perchè poco abrasiva, su intonaco e per levigare strati leggeri di vernici. Sul mercato è quella più economica.
- la carta o tela smeriglio è più rigida e prodotta con miscela di minerali su cartoncino telato. È indicata per sgrossare superfici di legno più resistenti, sverniciatura di metalli ed in particolare per togliere la ruggine. Uso intensivo.
- la carta al carburo di silicio è indicata per il trattamento di superfici dure e verniciate. Può essere utilizzata asciutta (per i materiali più duri) o bagnata (carta abrasiva ad acqua indicata per sverniciare con più facilità).
La scelta del tipo di abrasivo è legata al tipo di materiale da lavorare, al trattamento da eseguire ed ovviamente al risultato che si vuole ottenere. Fondamentali sono il movimento e la grana. Il movimento può essere elettrico (con smerigliatrice o levigatrice orbitale) o manuale.
Con l’elettroutensile si utilizzano i dischi abrasivi o la carta abrasiva in rotolo da tagliare a misura per adattarsi all’utensile elettrico specifico. Per utilizzo manuale si utilizza la carta abrasiva in fogli o le spugne abrasive. Con la levigatura a mano, seppur più lentamente, si ottiene lo stesso risultato, ma si ha un maggior controllo nella procedura di levigatura. A mano si possono smerigliare aree che con un utensile elettrico sono più difficili da raggiungere.
Il risultato finale dipende molto anche dalla grana della carta che varia in relazione al tipo di materiale. Si inizia sempre dalla grana più grossa (numero basso) per sgrossare per poi spostare la scala verso grane più alte adatte alla rifinitura. Si termina con una grana più fine per carteggiare e lucidare. Ogni grana successiva rimuove i graffi della precedente ottenendo così una superficie sempre più liscia. In linea di massima i valori della grana vanno da 40 a oltre 2000, dove il numero più basso indica particelle abrasive più grosse (grana grossa) e via a via più alto è il numero, più piccole sono le particelle abrasive (grana fine).
Siccome la carteggiatura è importantissima per il buon risultato del lavoro, scegliere la grana giusta è fondamentale, perché se troppo grossa potrebbe rovinare anche irreparabilmente il materiale, mentre se troppo fine allungherebbe eccessivamente il tempo di lavoro.