TORNI PER METALLI & Co. - Lezione N.1
Scritto da FerramentaOnline - 18-01-2004 13:31:00
Torni per metalli & Co. Corso breve per vili genti meccaniche, bricoleurs e simpatizzanti.
Più o meno tutti hanno visto un tornio : per la lavorazione dei metalli, per legno, oppure, perchè no, da ceramentisti.
Insieme hanno la particolarità di creare solidi di rivoluzione, sebbene con un tornio ben attrezzato non è difficile fare anche solidi a superfici piane, come, ad esempio, prismi e cubi.
Il tornio per metalli, da chiamarsi più propriamente "tornio parallelo" è la macchina utensile regina (come dice paoPaura), nel senso che è talmente versatile che in campo meccanico copre buona parte delle possibili lavorazioni per asportazione di truciolo.
TORNI PER METALLI & Co. - Lezione N.2
Scritto da FerramentaOnline - 18-01-2004 13:28:00
Torni per metalli & Co. Corso breve per vili genti meccaniche, bricoleurs e simpatizzanti.
Proseguiamo nella descrizione delle parti costituenti un tornio parallelo, già iniziata nel messaggio precedente.
Quando avremo così imparato la nomenclatura dei varii componenti,ci sarà più facile, e con maggiore cognizione, discutere delle lavorazioni propriamente dette.
Avevamo visto il bancale, la testa, la scatola degli avanzamenti,i carrelli, la torretta portautensili.
Parliamo ora della "controtesta", delle "lunette", degli "organi di presa"dei pezzi in lavoro, e
dell' "impianto refrigerante".
TORNI PER METALLI & Co. - Lezione N.3
Scritto da FerramentaOnline - 18-01-2004 13:25:00
Torni per metalli & Co. Corso breve per vili genti meccaniche, bricoleurs e simpatizzanti.
Ora che sappiamo come si chiamano le varie parti del tornio, ed a cosa servono, parliamo delle possibili lavorazioni che su questa macchina utensile sono possibili.
Provo a farne un elenco :
- tornitura cilindrica
- tornitura in piano (spianatura o sfacciatura)
- tornitura conica
- foratura
- alesatura (tornitura cilindrica interna)
- troncatura
- filettatura
- godronatura
- rettifica in tondo
- fresatura
- tornitura sferica
- lavorazioni a mano libera
STUCCO E MARMORINO Dalla Repubblica di Venezia ai giorni nostri
Scritto da FerramentaOnline - 18-01-2004 11:59:34
Lo stucco Veneziano
Già al tempo della Repubblica di Venezia - XI-XVII sec. - gli architetti erano consapevoli dell' importanza della durabilità degli edifici in un ambiente ostile come quello presente a Venezia a causa della permanente umidità dell'aria e della risalita capillare dell'acqua di mare dalle fondazioni. Lo stucco veneziano, in particolare, è un mirabile esempio della cura nello scegliere materiali e tecniche applicative per ottenere un manufatto durabile, ma allo stesso tempo di elevato pregio artistico. Questo speciale tipo d' intonaco veniva utilizzato per decorare muri e soffitti degli edifici, impreziosito dalla particolare finitura superficiale oltre che da pitture, da fregi in basso ed alto rilievo se non da vere e proprie sculture.
La posa del legno
Scritto da FerramentaOnline - 18-01-2004 11:38:03
Il legno è un materialie estremamente sensibile all'umidità, e pertanto richiede un'accurata posa in opera su un supporto adeguatamente e permanentemente asciutto.
Esistono diverse tecniche di posa di una pavimentazione in legno e in questo articolo verrà esclusivamente discussa la posa del legno con adesivo su sottofondi cementizi o pavimenti ceramici pre-esistenti.
Scarpe antinfortunistiche: Categorie di sicurezza
Scritto da FerramentaOnline - 18-01-2004 00:00:00
Antistatiche, impermeabili, resistenti alle alte temperature, antiscivolo. Ad ogni impiego la scarpa adatta! Classi di sicurezza delle scarpe antinfortunistiche. Le calzature fanno riferimento a diverse normative relative ai Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). Tralasciando volontariamente le normative che regolamentano scarpe e DPI più specifici, è possibile evidenziare le normative di riferimento più comuni, che sono principalmente queste:
- EN ISO 20344 Normativa DPI - Metodologia di prova generica per calzature: ergonomia, comfort e prova di camminata, salita e discesa scale, inginocchiamento.
- EN ISO 20345 Normativa DPI - Calzature di sicurezza con puntale resistente a 200 joule.
- EN ISO 20346 Normativa DPI - Calzature di protezione con puntale resistente a 100 joule.
- EN ISO 20347 Normativa DPI - Calzature da lavoro senza puntale

La normativa che stabilisce i requisiti delle scarpe di sicurezza, quella relative alle scarpe per impieghi generici, è la EN ISO 20345, che identifica le "Calzature di sicurezza con puntale resistente a 200 Joule".
Le calzature di sicurezza si identificano in base alle categorie di protezione a cui appartengono, queste sono contraddistinte da una sigla composta dalla lettera "S" fatta seguire da lettere e/o numeri. A ciascuna sigla corrispondono determinati requisiti che ogni scarpa da lavoro deve possedere, per garantire i parametri di sicurezza stabiliti dalle normative vigenti.
Tetti caldi indipendenti
Scritto da FerramentaOnline - 18-01-2004 00:00:00
Applicazioni: modalità di posa e disegni applicativi
Il "tetto caldo" è una tipologia apllicativa ancora fra le più usate nelle coperture piane. In tale apllicazione la guaina è a diretto contatto sia con gli agenti atmosferici [vento, neve, pioggia] che con le eventuali sollecitazioni meccaniche che possono provocare danni rilevanti all'impermeabilizzazione, soprattutto se questa non è ben posata o non è idonea qualitativamente.
In estate una copertura assorbe in un giorno anche 5000 Kcal./mq. e la temperatura della struttura può raggiungere i +75°C, mentre in inverno l'assorbimento giornaliero è al massimo 1000 Kcal./mq. e la temperatura può scendere fino a -15°C.