Sicurezza e prevenzione sono imprescindibili in questo settore, in cui la ricerca è sempre attiva e si punta all’aggiornamento degli installatori e a campagne informative. Le norme, però, devono essere precise e armonizzate a livello europeo.
Di Anna Tonet
Se con il fuoco non si scherza, con il fumo neppure. Quello che stiamo per analizzare è un settore comprendente prodotti che necessitano di attenzione prima e dopo l’acquisto, azioni preventive e cautela.
Disporre di un adeguato sistema di evacuazione dei fumi è indispensabile per garantirsi un buon rendimento dell’impianto termico, un funzionamento sicuro, nonché un risparmio economico ed energetico.
Si parte naturalmente dal prodotto, che dev’essere costruito con i materiali più idonei, in particolare l’acciaio inossidabile (AISI 316L), e con le dimensioni e forme corrette. Affidarsi a un tecnico qualificato è il modo migliore per assicurarsi un lavoro eseguito secondo le regole sia in caso di installazioni sia di modifiche a un impianto. Sarà poi necessario controllare e pulire il sistema di evacuazione dei fumi. Un lavoro eseguito da personale qualificato permette di adempiere tutte le norme che assicurano risparmio e tranquillità al cliente.
Poche ma precise sono le regole da seguire per la scelta di un tubo da fumo che ci vengono suggerite dall’azienda Save.
Innanzi tutto bisogna valutare la temperatura dei fumi, perché quelli degli apparecchi a gas hanno solitamente temperature più basse di quelli a combustibile solido come legna e carbone, per i quali sono da escludere condotti costruiti in alluminio o rivestiti con vernici non siliconiche che non resisterebbero all’eccessivo calore.
Altro elemento è la tenuta, perché nel caso di tiraggio forzato di caldaie con ventilatore o stufe a pellets si devono montare tubi muniti di guarnizione di tenuta. In seguito vengono presi in considerazione l’estetica e il prezzo. Nel caso in cui il tubo è collocato a vista in una stanza, bisogna tener conto che alcuni materiali o vernici a contatto con alte temperature possono cambiare colore e la scelta effettuata è perciò fondamentale. Infine è giusto stabilire una spesa in base alla reale necessità e in funzione dell’uso previsto per un articolo.
Le norme per essere sicuri
Appare sufficientemente chiaro che le norme rivestono un ruolo basilare, ma nonostante ciò si scopre che i riferimenti normativi nel settore delle canne fumarie sono stati, in Italia, molto lacunosi fino al 2004. Finora non esistevano norme riguardanti i camini e i canali da fumo che ne regolassero i materiali, le modalità costruttive e gli usi diversi in relazione ai vari apparecchi da riscaldamento e ai combustibili impiegati.
Nell’aprile di quest’anno è stata, infatti, introdotta in Europa la marcatura CE per i condotti metallici. L’importante novità apportata da questa norma consiste nel fatto che ogni produttore dovrà obbligatoriamente rispettare degli standard qualitativi europei se vorrà continuare a essere presente sul mercato. È importante sottolineare che tale marcatura sarà obbligatoria dal 1 aprile 2005. L’attenzione da parte delle aziende si riscontra direttamente sui prodotti, studiati dai laboratori appositamente per garantire una facile installazione, un utilizzo in totale sicurezza, mantenendo un elevatissimo standard prestazionale.
Per questo motivo è obbligatorio attenersi ad alcune norme, come la UNI CIG 7129 che riguarda l’installazione degli apparecchi a gas e prescrive le caratteristiche di impianti di potenzialità inferiore ai 35kw, ma non concerne materiali e modalità costruttive.
Ora stanno per essere ultimate delle norme europee che dovrebbero essere un riferimento per l’Italia, ma anche armonizzare tutte le altre normative esistenti nei vari Paesi europei. Le direttive in questione riguardanti i camini metallici, poiché si utilizzano anche altri materiali quali calcestruzzo, argilla e plastica, sono la EN 1856-1 che si occupa dei sistemi camino e la norma prEN 1856-2 che regola e sancisce i requisiti per le canne fumarie in metallo.
Negli ultimi anni gli enti normatori hanno prestato molta attenzione alla sicurezza degli impianti di riscaldamento e quindi alla canna fumaria, di cui è parte integrante. L’elenco delle leggi è molto lungo, ma tra queste indichiamo le più utilizzate in relazione alle tipologie di impianti più comuni nel territorio nazionale e che rappresentano i principali riferimenti per il progettista e per l’installatore.
La legge 46/90 prevede la messa a norma degli impianti e attribuisce all’installatore, che deve certificare l’impianto, la responsabilità del lavoro eseguito. Norme specifiche per impianti collettivi, al servizio dei condomini, sono UNI 10640 e UNI 10641, rispettivamente per caldamente atmosferiche e per caldamente stagne, che contengono tutti i parametri per la progettazione e la realizzazione di impianti in sicurezza. Infine la norma UNI 10683 che regola la realizzazione di sistemi fumari al servizio di stufe o apparecchi a legna.
Per operare sul mercato tedesco e su quello austriaco è necessario adempiere le leggi O-NORM B 8223 e DIN 1298.
Quanto siamo informati
Nonostante le continue sollecitazioni e raccomandazioni, la cronaca riporta ancora notizie di incidenti in ambito domestico a causa del malfunzionamento degli apparecchi.
D’altra parte negli ultimi anni è molto cresciuta la sensibilità verso problematiche legate alla sicurezza, grazie soprattutto agli effetti delle citate normative sugli apparecchi a gas. Dovrebbe esserci però anche un’adeguata preparazione da parte degli addetti ai lavori come gli installatori. La carenza normativa attuale, infatti, lascia spazio alle più disparate interpretazioni, perciò sono indispensabili maggiori campagne informative, ma in presenza di norme certe e puntuali.
I consumatori finali non sono correttamente informati sulle problematiche che potrebbero derivare dal malfunzionamento o dal mal dimensionamento di un impianto fumario, e spesso si dimostra un interesse insufficiente nei confronti dello stesso, il quale viene concepito solamente come uno strumento di evacuazione dei fumi.
In Alto Adige o nei Paesi nord europei le problematiche di sicurezza e prevenzione sono molto più sentite, probabilmente perché spesso le case vengono realizzate anche in legno. Viene data poi una grande importanza agli impianti fumari, tanto che ogni casa viene progettata con una canna fumaria di scorta da poter utilizzare nel caso in cui il riscaldamento non funzionasse.
Maggiori campagne informative potrebbero essere utili al fine di creare una maggiore coscienza comune sull’importanza della canna fumaria per la sicurezza dell’impianto.
Gli utenti sono sempre più consapevoli dell’importanza di scegliere prodotti di qualità e di affidarsi a professionisti per il montaggio e la manutenzione dei loro impianti. Con le campagne informative è stato fatto qualcosa negli ultimi anni, ma si deve continuare a lavorare in questa direzione per sensibilizzare sempre di più l’utilizzatore a non sottovalutare i possibili rischi derivanti da montaggi eseguiti nel mancato rispetto delle normative o da prodotti non adatti a certi tipi di utilizzo. Questo è un settore dove cercare di risparmiare a tutti i costi sul prodotto e sull’installazione può rivelarsi estremamente pericoloso.
Materiali e prestazioni
Prima di addentrarci meglio negli articoli veri e propri, è necessario distinguere tra camini e canali da fumo. I primi portano i fumi oltre il tetto dell’abitazione, i canali da fumo sono i condotti che servono a collegare l’apparecchio (stufa a legna, caldaia a gas ecc.) al camino.
È risaputo che i risultati migliori si ottengono con i materiali migliori, e per raggiungere questo traguardo si deve puntare molto sulla ricerca.
Coloro che vantano una lunga esperienza nel settore della produzione di canne fumarie hanno valutato attentamente e selezionato i materiali, da ciò si è arrivati alla scelta dell’acciaio inox AISI 316L, che garantisce un’altissima resistenza alla corrosione dei fumi e delle condense da essi prodotti.
Per i canali da fumo, che normalmente sono posti a vista all’interno delle abitazioni, prevalgono motivazioni estetiche e a tal fine vengono usati materiali diversi quali l’alluminio colorato bianco per le caldaie a gas e i tubi porcellanati o verniciati in vari colori (bianchi, marroni, neri, grigi) per le stufe a legna.
Importante è lo spessore di 0,4mm, che permette un’inerzia termica decisamente minore a spessori maggiori, ottenendo quindi minor produzione di condensa e garantendo una vita più lunga della canna fumaria.
L’impegno di Camini Wierer è di offrire qualità nelle lavorazioni dei suoi prodotti, come per esempio le saldature effettuate al laser in atmosfera protetta. Queste scelte hanno permesso di superare il test di resistenza alla corrosione del TÜV di Monaco, ovvero il test più difficile da superare nel settore.
L’azienda si preoccupa di poter offrire ai propri clienti la più ampia gamma di prodotti per la realizzazione di impianti fumari, di diversi materiali e di diverso diametro, per rispondere al meglio alle esigenze del mercato.
La scelta dei materiali si allarga, in alcuni casi, anche al refrattario e PVDF (Polyvinylidenfluorid), aventi caratteristiche peculiari che consentono di essere particolarmente indicati in diverse situazioni. Non manca la disponibilità da parte delle aziende nel consigliare i professionisti e per dimensionare l’impianto più adatto al contesto particolare.
Esclusi quelli per le stufe a pellets, i tubi delle gamme Franzinelli sono in lega di acciaio ST1203 con spessore di 2mm tagliata e saldata al laser, particolarmente resistente alle sollecitazioni date dalle alte temperature. Si ottiene così un tubo che unisce alla massima sicurezza, rispettando i futuri standard relativi, una grande leggerezza e durata.
Parliamo degli articoli
Una panoramica tratta dai cataloghi ci permette di scoprire quali sono alcune delle offerte attualmente disponibili.
Prodotto di punta di Camini Wierer è Conix, nome derivato dal giunto conico che permette l’incastro tra un elemento e l’altro senza l’ausilio di fascette di montaggio e di guarnizioni. Ciò riduce del 50% i tempi d’installazione, aumentando allo stesso tempo le garanzie di tenuta e di durata della canna fumaria. Conix è disponibile in versione Mono parete (Conix Mono), in versione Doppia parete (Conix Duo) con finitura esterna in acciaio inox, acciaio verniciato, oppure in rame naturale. Conix Duo è il primo camino certificato CE in Europa.
I tubi porcellanati di grosso spessore sono una proposta firmata Save. Questi articoli normalmente destinati all’installazione su stufe a legna di un certo pregio esistevano solo nella versione verniciata, mentre l’azienda ha prodotto gli stessi tubi ma rivestendoli, anche internamente, con smalto porcellanato eliminando così ogni problema legato alla vernice: non si graffiano, possono essere puliti con qualsiasi prodotto per la pulizia e soprattutto garantiscono resistenza (700°C) e stabilità alle alte temperature.
L’azienda Schiedel ha deciso quest’anno di certificare con il marchio CE e presso importanti istituti di certificazione italiani ed europei i suoi prodotti, ed è la prima società ad aver ottenuto il marchio CE per le canne fumarie in refrattario. Sistema Refrattario Quadro è un sistema fumario composito, con condotto interno in refrattario, isolamento in fibra minerale e una camicia esterna in calcestruzzo alleggerito. La forma quadrata permette l’inserimento nella muratura di tamponamento o all’esterno della muratura. Euroclik, realizzato in acciaio AISI 316L, è un articolo che ha recentemente ottenuto delle importanti certificazioni, essendo stato sottoposto a diverse prove: il passaggio di fumi, per simulare le varie situazioni di esercizio; lo stress termico e la resistenza alla pressione. La saldatura al laser del giunto longitudinale dei condotti Euroclik permette di ottenere una superficie d’acciaio di dimensioni talmente ridotte da potersi considerare trascurabile.
Nell’assortimento Franzinelli vi è il gomito regolabile a 3 e 4 settori, coperto da brevetto europeo, un articolo apprezzato dagli installatori per la possibilità di effettuare regolazioni estremamente precise garantendo la massima tenuta. Nel 2003 è stato inserito in catalogo il tubo inox per stufa a pellets nei diametri 80 e 100mm, che si distingue per leggerezza, sicurezza, durata e una resa estetica determinati dalla verniciatura coperta da brevetto DuPont.
Alcuni prodotti vengono venduti di preferenza al rivenditore edile, altri ai rivenditori di materiali termotecnici.
Criteri per un buon acquisto
La ricerca del prodotto di qualità che garantisca la totale sicurezza è indubbiamente la priorità dell’installatore, il quale si delinea sempre di più come specialista nell’installazione della canna fumaria. Questa scelta è dovuta anche alla percentuale di incidenti che negli anni hanno causato centinaia di morti per intossicazione nel nostro Paese.
All’installatore e al distributore si offre un servizio tecnico pre e post-vendita, con un supporto informatico per i calcoli e i dimensionamenti di legge, l’assistenza in cantiere fin dalle prime fasi di progettazione e la possibilità di affiancamenti per la corretta installazione dei prodotti.
Schiedel non si interfaccia direttamente con gli utilizzatori finali, ma con i professionisti dei settori edile e termotecnico, i quali privilegiano la sicurezza, la qualità, senza però trascurare l’aspetto economico. In certi casi in cui l’impianto fumario è “in vista” è inevitabile anche la considerazione del fattore estetico, soprattutto se dettato da esigenze paesaggistiche e di tutela ambientale. Nonostante la maggiore attenzione alla qualità del prodotto che in questi ultimi anni possiamo riscontrare, sicuramente il fattore prezzo riveste ancora una importanza prioritaria nella valutazione del cliente. È il rivenditore a dover giustificare le differenze di prezzo anche notevoli tra prodotti apparentemente molto simili come i tubi per stufa, e spesso questo non è facile. Se nell’acquisto di una stufa le differenze di prezzo tra marchi sono spesso comprese e motivate da una qualità percepita effettivamente diversa, nei tubi riconoscere le differenze costruttive che giustificano le varietà di prezzo anche rilevanti che si riscontrano sul mercato può essere molto più difficile.
La concorrenza negli ultimi anni è aumentata numericamente, approfittando di un mercato in crescita, dove una moltitudine di produttori-artigiani ha invaso il mercato. La situazione si modificherà dal 1 aprile 2005, quando la marcatura CE sarà obbligatoria e molti produttori non qualificati saranno esclusi dal mercato, questo tutelerà innanzi tutto l’utente finale e le aziende che hanno certificato la propria qualità.
Lo sforzo che ora ci si pone è di riuscire a dare sempre qualcosa in più, cercando continuamente nuove soluzioni. Il problema è conquistare con questi concetti i rivenditori del settore e i consumatori.
Vantare la produzione di una gamma completa con una diffusione capillare dei propri prodotti permette di fronteggiare meglio la concorrenza che diviene sempre più agguerrita. Ma questo non è sufficiente. Offrire dei servizi dà un valore aggiunto, si tratta perciò di proporre consulenza dedicata ai professionisti, ma anche agli utilizzatori finali, soprattutto gli amministratori di condominio, per permettere loro di farsi realizzare gli impianti fumari con grande sicurezza, dal dimensionamento e progettazione alla certificazione dell’impianto. Contrariamente dalle opinioni che si sentono spesso dalle aziende dei vari comparti, questo settore e in particolar modo quello della stufa a legna ha risentito meno di altri della congiuntura sfavorevole. Significativo è il caso della stufa a pellets che negli ultimi due anni ha avuto un enorme sviluppo. I produttori di canali da fumo hanno dovuto chiaramente adeguarsi a queste nuove realtà. Contemporaneamente ci si accorge che per il futuro sia di primaria importanza rivolgere l’attenzione al mercato europeo e non solo a quello italiano. La specializzazione in atto ha comportato che non esistono più dei tubi per fumo adatti per tutti gli apparecchi. Il settore gas ha ormai dei condotti specifici prodotti da specialisti, e lo stesso si può dire del settore legna. Quindi se si vuole mantenere un adeguato volume di vendite occorre allargare il mercato.
Esistono enti specifici, come il Cresme, in grado di fornire informazioni sul possibile andamento futuro del settore.
Il mercato italiano rappresenta una realtà che non ha paragoni a livello europeo. Se nel resto d’Europa i due più grossi produttori si spartiscono la fetta più grossa del mercato complessivo, in Italia si verifica una frammentazione dal lato dell’offerta che non pare conoscere limiti. Ogni anno si assiste all’ingresso di nuovi produttori intenzionati a conquistarsi una quota di mercato, spesso con proposte qualitativamente discutibili. L’instabilità che è venuta così a crearsi in questi ultimi anni ha causato a tutti quelli che in questo mercato sono presenti dalla metà degli anni ‘90 alcuni problemi, ma nel lungo periodo la situazione è sicuramente destinata a stabilizzarsi: solo chi si presenterà con prodotti competitivi a livello di prezzo e qualitativamente buoni avrà una possibilità di competere.
Di Anna tonet - Ferramenta&Casalinghi