In ogni cassetta degli attrezzi ben fornita, anche quelle usate per il fai da te o per le piccole riparazioni in casa, non possono mancare i cacciaviti. In realtà questo nome spiega solo una parte della funzione di questi strumenti, cioè lo svitare le viti quando si smonta una parte di un oggetto costruito o di un macchinario, ecco perché il nome più giusto, anche se non il più diffuso, non è cacciavite ma giravite, come un noto brand definisce tutti i propri utensili di questo tipo: Giraviti BETA.
Ogni vite ha il suo giravite
In genere un kit con 8 cacciavite diversi per dimensione, tipologia della punta, spessore e lunghezza è sufficiente a coprire le diverse necessità. Le tipologie di punta più diffuse sono quella piatta e quelle a stella (Pozidriv o Phillips). Quest’ultima è chiamata così dal suo inventore, Robert Phillips che sul finire degli anni ’40 aveva trovato una soluzione ingegnosa per rendere più veloce l’assemblaggio delle automobili nelle catene di montaggio: l’ancoraggio tra vite e giravite è praticamente immediato e non occorre forzare troppo per avvitare.
Qualche consiglio utile
Apparentemente il giravite sembra uno strumento semplice da usare, ma qualche consiglio soprattutto per i meno esperti serve sempre. Prima dell’acquisto accertatevi che la lama sia sicuramente ancorata nell’impugnatura, la quale dovrà essere non solo ergonomica ma anche antisdrucciolevole e resistente all’usura. Ottimo il poliuratano.
Se i vostri giravite non hanno una confezione che li racchiude, riponeteli con la punta verso l’alto in modo da poter individuare subito quello che serve all’occorrenza. Inoltre pulite molto bene le estremità, in modo da evitare che eventuali residui oleosi facciano scivolare la presa con la testina della vite all’uso successivo.
Fate attenzione alla sicurezza: il manico del giravite non vi ripara dalle scariche elettriche, quindi prestate particolare attenzione quando operate su prese elettriche.