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Teodoliti Tacheometri.
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I teodoliti e i tacheometri sono stati gli strumenti maggiormente utilizzati in questo secolo per la facilità e la velocità con cui permettono di calcolare distanze, dislivelli e angoli. Il teodolite, il cui nome è di etimologia incerta, in pratica si differenzia dal tacheometro perché rispetto a quest’ultimo apprezza i secondi di grado.
In generale un tacheometro si compone delle seguenti parti:
- il BASAMENTO, elemento solidale al terreno per mezzo di un treppiede o di un pilastrino; è costituito da un mozzo centrale e da tre bracci o razze disposte a 120 gradi fra loro, terminanti con delle madreviti entro le quali scorrono le VITI CALANTI. Le viti calanti sono appoggiate sulla piattaforma del treppiede direttamente in appositi incavi oppure per mezzo di una piastra. In alcuni strumenti il basamento è separato dal goniometro per poterlo scambiare con apparati diversi (mire, piombini ottici, etc...), mantenendo così il centramento con precisione elevata (centralmente forzato ).
- CERCHI GRADUATI: gli strumenti in grado di eseguire misure orizzontali e verticali si dicono ALTAZIMUTALI e sono dotati del cerchio azimutale e del cerchio zenitale. I cerchi possono essere realizzati in metallo, ma negli strumenti moderni essi sono fatti di vetro ottico. Le immagini dei due cerchi si formano su un medesimo microscopio composto il quale, per comodità di lettura, è sistemato a lato del cannocchiale in modo che possa essere osservato dall’ operatore. Il cerchio orizzontale è generalmente un elemento a sé, terminante inferiormente con un perno che penetra entro il mozzo del basamento. Il cerchio verticale è portato dall’ alidada è solidale con il cannocchiale.
- ALIDADA: è la parte superiore dello strumento, che può ruotare rispetto al basamento attorno ad un asse detto ASSE PRINCIPALE. Essa è costituita da un piatto, da due montanti
che sostengono il cannocchiale e da un perno infilato in quello del cerchio oppure direttamente nel mozzo del basamento, se il cerchio è indipendente. Il piatto dell’ alidada ricopre il cerchio graduato orizzontale e porta l’ indice di lettura e la livella per rendere verticale l’ asse principale. Negli strumenti moderni il piatto contiene i prismi per il trasporto delle immagini della graduazione al microscopio di lettura. I due montanti dell’ alidada terminano con due cuscinetti sui quali si appoggia l’ asse di rotazione del cannocchiale, il quale è detto anche asse secondario.
- CANNOCCHIALE: il cannocchiale impiegato nei tacheometri, generalmente di tipo astronomico, è costituito da due lenti convergenti: la prima, detta OBIETTIVO, posta dalla parte dell’ oggetto da collimare, ha una distanza focale molto più grande della seconda, chiamata OCULARE, posta dalla parte dell’ osservatore. Fra le due lenti è posto il RETICOLO, ossia un vetrino con delle linee verticali incise sulla sua superficie. Il cannocchiale è disposto su un asse detto ASSE DI MIRA; tale asse ruota perpendicolarmente all’asse secondario. L’asse principale, l’ asse secondario e l’asse di mira si incontrano in un punto detto CENTRO DELLO STRUMENTO. Il cannocchiale che presenta una lente anallattica davanti al reticolo, in aggiunta alla lente obbiettiva, fa cadere il fuoco nel centro dello strumento e il cannocchiale si dice CENTRALMENTE ANALLATTICO. (Per gli strumenti che consentono il capovolgimento del cannocchiale, si possono eseguire letture in posizione “cerchio a sinistra” e “cerchio a destra”. Per lettura in posizione C.S. si intende che il cerchio zenitale si trova alla sinistra dell’osservatore; per lettura C.D. vale il viceversa).
- LA LIVELLA: il tacheometro è generalmente dotato di due livelle, una posta sull’ alidada e l’ altra sugli indici del cerchio verticale.
- VITI DI RETTIFICA: in numero di tre, servono alla rettifica dello strumento.
Nota: tratto da I.G.M.