In inverno il nostro giardino, finalmente, riposa. Ma è proprio in inverno che è bene pianificare l’attività della primavera e pensare a tutto quello che può servirci. Tra le tante cose, il compostaggio offre dei veri vantaggi in termini di tempo e di praticità del lavoro.
Tutte le foglie, i pezzi di ramo, i residui della potatura: con un compost non dovranno più essere portati nel cassonetto. E in più, dopo poche settimane avremo del fantastico fertilizzante per tutte le nostre piante. Il compostaggio sfrutta i processi naturali di decomposizione dei materiali organici i cui tempi fisiologici vengono accelerati con opportune pratiche ed accorgimenti.
Per incominciare l’attività di compostaggio bisogna acquistare la compostiera. Questa può essere di varie forme anche se, per motivi pratici, le più diffuse sono a cilindro, esagono o quadrato e possono essere coibentate per trattenere meglio il calore nella fase di fermentazione. Altre sono chiuse sul fondo per evitare che entrino ratti o animali non desiderati. In tutti i modelli, comunque, il materiale viene inserito da un coperchio superiore e recuperato sotto forma di fertilizzante grazie a un’apertura inferiore.
Ma quali sono i materiali che si possono mettere nel compost? Rifiuti dell’orto e del giardino (cascami, steli, foglie, etc…) e rifiuti di cucina (scarti vegetali, bucce non di agrumi, fondi di caffè, etc…) sono l’ideale perché sono velocemente biodegradabili. Ovviamente plastica e materiali con plastica, oggetti con parti in metallo, vetro, legno verniciato, calcinacci, tessuti e tutto quanto non è biodegradabile non si può inserire. Ci sono poi altri elementi come pelli, legno non sminuzzato, carta e cartone, tessuti di fibre naturali, resti di carne o pesce e cibi cotti per i quali è bene avere le giuste direttive d’uso.
L’obiettivo del compostaggio è riuscire ad ottenere del buon terriccio in tempi brevi. Per questo motivo, ovvero per ridurre e regolare i tempi di decomposizione, esistono i così detti attivatori per il compostaggio: questi possono essere organici oppure ‘preconfezionati’ ovvero acquistabili nei negozi di giardinaggio o ferramenta. La funzione di entrambi, comunque, è praticamente la stessa ovvero dare un aiuto sia a riequilibrare la composizione in nutrienti dei rifiuti che a rendere più ricca la dotazione di elementi fertilizzanti nel compost. Per chi si avvicina per la prima volta a questa attività consigliamo quelli che si trovano in commercio perché sono semplici da usare e di sicuro risultato. Con questi prodotti, oltre che ad evitare la formazione di cattivi odori, infatti, si può regolare facilmente l’attività dei microrganismi. A seconda del materiale inserito nel compostaggio (ci sono infatti due possibilità: materiale verde dell’orto e del giardino oppure i rifiuti domestici biodegradabili sia liquidi che solidi), poi, basterà mettere le dosi consigliate sulle istruzioni.
Gli attivatori per compostaggio già preconfezionati, anche se meno ‘romantici’ come concetto, sono la scelta ideale per chi si avvicina per la prima volta a questa pratica. Sono anche perfetti per chi ha poco tempo ma non vuole rinunciare alla praticità e tutto sommato al rispetto della natura utilizzando il suo verde come fertilizzante.