In questa piccola panoramica analizzeremo due degli attrezzi più comuni per la lavorazione del legno: la sgorbia e lo scalpello.
Intagliare ad arte con la sgorbia
No, la sgorbia non è una ragazza con cui la natura è stata poco generosa. E’ invece, come ben sanno i falegmami e gli intagliatori, uno strumento molto antico e molto usato per un gran numero di lavori, soprattutto su legno o su materiali quali il gesso.
Detto in parole semplici, la sgorbia è uno scalpello con la punta arrotondata o a “V”, come un’unghia. Questo rende l'attrezzo particolarmente adatto ad intagliare, incidere, creare decorazioni diverse ed infatti esistono sgorbie di vari tipi e dimensioni della lama, a seconda che si usino per finiture artistiche o per interventi di tornitura e piallatura.
Quelle più simili allo scalpello servono principalmente ad eliminare parti superflue delle superfici trattate; quello a forma di cucchiaio sono utili per dare una curva più decisa mentre il tipo a “V”.
Qualunque sia il tipo di sgorbia necessaria per lo specifico lavoro, è importante accertarsi che abbia la lama ben affilata: un filo perfetto, infatti, garantisce un lavoro più facile e più preciso. Le sgorbie Stubai, ad esempio, sono in grado di garantire un lavoro professionale e pulito.
La sgorbia si usa generalmente con un mazzuolo, ma anche a mano. In quest’ultimo caso è preferibile sceglierla con manico in legno ergonomico, in modo da avere una presa salda e sicura.
Infine, prima di utilizzare una sgorbia, è bene accertarsi che la superficie da trattare non abbia nodi o chiodi che potrebbero interferire con il taglio, spostando accidentalmente la lama, così come va considerato l’impatto che potrebbe avere la perdita di controllo dello strumento stesso, sia per le superfici adiacenti che potrebbero graffiarsi o tagliarsi, sia per le persone. In particolare, per evitare di ferirsi, non bisogna mai utilizzare la sgorbia con un movimento verso di sé.
Direttamente dall’antico Egitto, ecco lo scalpello
Lo scalpello è un attrezzo per legno semplice ma di grande utilità, largamente utilizzato sia nella falegnameria che nell’edilizia. Se ne trovano tracce addirittura nell’antico Egitto, dove era usato per la costruzione delle Piramidi, già 4800 anni fa.
A differenza del bedano, che ha il taglio nello spessore della lama e della sgorbia, che ha invece la lama arrotondata, lo scalpello ha il taglio sulla parte larga di una lama dritta.
L’efficienza della lama è essenziale per un lavoro pulito e preciso, soprattutto per la lavorazione del legno. Uno scalpello non affilato, infatti, rende il lavoro più lungo ed è difficile da controllare. Per affilare la lama si può passare su una mola, facendo attenzione a non scaldarlo troppo perché non perda di durezza.
Lo scalpello si può utilizzare a mano, ma molto più spesso è utile usarlo con un martello largo. Se è necessario fare tagli profondi andrà posizionato quasi orizzontale alla superficie da incidere. In ogni caso bisogna direzionare la lama in senso contrario a dove ci si trova, per evitare di essere colpiti nel caso si perda il controllo dello strumento.
Uno scalpello Stubai o in genere uno scalpello di buona qualità è sempre un buon acquisto: infatti con le dovute cure nella manutenzione, come una periodica affilatura e una protezione da sostanze che potrebbero corrodere la lama, dura davvero una vita.