Le scarpe antinfortunistiche devono essere scelte con attenzione: il loro utilizzo, infatti, a volte è anche più prolungato in termini di ore al giorno rispetto alle calzature che si indossano per la vita privata o il tempo libero. Primo elemento da considerare nell’acquisto delle calzature di sicurezza sono i materiali interni, ovvero quelli con i quali il piede è direttamente a contatto.
Sicuramente i materiali naturali sono da preferirsi a quelli sintetici che possono provocare fastidi e irritazioni oltre a frenare la giusta traspirazione del piede. Questi, inoltre, sono anche prestazionali dal punto di vista del comfort, dal momento che donano alla calzatura la giusta morbidezza interna anche dopo un uso prolungato.
Anche la forma delle calzature antinfortunistica è importante e deve adattarsi bene non solo alla forma del piede ma consentire spazio sufficiente al normale aumento di volume dell’estremità, dovuta al lavoro e alla posizione eretta.
Alcuni elementi di produzione possono aumentare il comfort e l'ergonomia, migliorando notevolmente la camminata, pertanto è fondamentale comprendere quali tecnologie vengono impiegate per la realizzazione di tomaie, fodere puntali e lamine. Riportiamo di seguito alcuni dei materiali impiegati da Cofra per la produzione delle proprie scarpe antinfortunistiche. Parte di questi simboli possono essere visibili nelle schede dettaglio dei singoli prodotti.
|
Fodera 100% poliammide, garantisce una elevata traspirabilità e resistenza all'abrasione. Realizzata in fibra antibatterica, combatte il cattivo odore, assorbe l'umidità e la rilascia facilmente. |
|
Soletta a doppio strato composta da morbida schiuma di lattice rivestita in tessuto SANY-DRY®. Antistatica e antibatterica, è lavabile a +30° C. Buone capacità di assorbimento e deassorbimento del sudore. |
|
Fussbett anatomico in EVA, morbido e confortevole, intero, estraibile. Assorbe e deassorbe il sudore, mantenendo fresco il piede. Il particolare disegno in pianta lo rende stabile all'interno della calzatura e resistente alle deformazioni. |
|
Fodera in fibra elastomerica, bielastica, traspirante, resistente all'abrasione, garantisce mantenimento della forma, confort e libertà di movimento. |
ERGO-NITRIL® |
Mescola nitrilica dalle particolari caratteristiche di robustezza, garantisce la resistenza agli idrocarburi e alle sollecitazioni di ogni tipo, mantenendo allo stesso tempo flessibilità di movimento. |
Le calzature di sicurezza hanno anche un altro importante compito da svolgere in quanto devono proteggere i piedi contro le aggressioni esterne (che nei cantieri vanno dallo schiacciamento alla perforazione e alle vibrazioni) e nel contatto con il suolo evitando i pericoli di scivolamento su superfici coperte da grasso e olio oppure da fanghiglia o ghiaino. Per questo le scarpe antinfortunistiche devono avere la punta rinforzata da un puntale d'acciaio o di lamina antiperforazione, suole appropriate, devono essere resistenti all’acqua e al calore, offrire protezione ai malleoli ed essere facili e veloci da sfilare.
Normative di riferimento
La norma EN 344 offre tutti i requisiti generali richiesti dalle calzature di sicurezza: ergonomia, comfort e prova di camminata. Per quanto riguarda i casi specifici, però, bisogna fare riferimento alle norme EN 345, EN 346 e EN 347. Vedere anche le Categorie di sicurezza delle scarpe antinfortunistica.
La norma EN 345 riguarda in particolare le Calzature di sicurezza con puntale resistente a 200 Joule. Queste sono contraddistinte da una S (Safety = sicurezza) e generalmente sono calzature di sicurezza di base (marcate con le lettere SB = sicurezza di base). Queste devono avere una altezza minima della tomaia, puntale per proteggere contro gli urti con livello di energia pari a 200 Jules, tomaia in pelle ‘crosta’ o simili, fodera anteriore, sottopiede, suola in diversi materiali anche liscia.
La tomaia della calzatura di sicurezza secondo la norma EN 345 può essere anche aperta. Nelle calzature di sicurezza SB i seguenti requisiti sono indicati con S1, S2 ed S3: antistaticità, assorbimento di energia del tacco, impermeabilità della tomaia, suola antiscivolo, suola con tasselli, fodera posteriore della tomaia in pelle fiore, lamine antiforo.
La norma EN 346 sulle calzature antinfortunistica, invece, si riferisce alle ‘calzature protettive’. Le norme di sicurezza si differenziano da quelle richieste nella norma EN 345 solo per il puntale di protezione con assorbimento di energia di 100 Joules (ricordiamo che nei posti di lavoro è sufficiente la protezione di 100 Joules) e per il marchio P (Protective) invece di S (Safety).
La norma EN 347 si riferisce alle calzature dette ‘calzature da lavoro’ o ‘professionali’ e prevede l’assenza di un puntale di protezione contro urti e schiacciamento e la marcatura ‘O’ (Occupational) al posto di S o P.
Nell’acquisto delle vostre calzature antinfortunistiche rivolgetevi sempre ad un esperto che saprà consigliarvi sul prodotto giusto da utilizzare: la sicurezza in cantiere e sul lavoro è importante e deve essere curata in tutti i minimi dettagli.