I lavori da giardino così come i lavori agricoli, per essere svolti al meglio, richiedono l'uso di attrezzi adatti soprattutto per evitare di danneggiare le piante o ancor peggio l'operatore. Non è necessario essere dei professionisti del settore per curare e potare piante ornamentali o alberi da frutto.
Cominciamo con una domanda che può sembrare un po' banale.
Perchè potare?
Dato per scontato che le piante sono fatte per crescere bene e rinfoltirsi autonomamente, la potatura serve ad aiutare la pianta sia a crescere più forte e rigogliosa che a curare e prevenire alcune malattie, tagliando ad esempio rami o parti vegetali improduttive, secche o danneggiate.
Quando potare?
Se si segue il calendario delle stagioni, la potatura può essere eseguita sia in autunno/inverno (potatura secca), sia in piena vegetazione (potatura verde). Il periodo migliore in termini di stagioni è durante il riposo vegetativo della pianta che può essere sia dall'autunno inoltrato, dopo la caduta delle foglie, agli inizi della primavera, che in estate, cioè quando le piante sono ferme per le troppo basse o troppo alte temperature.
La potatura invernale è da preferire, perché le piante potranno essere regolate per favorire una crescita migliore, più robusta, vitale e con rami più resistenti alle intemperie.
Ma non basta!
E' importante valutare quali sono i giorni migliori e a stabilirli è la luna con le sue fasi: in fase calante si ottengono i risultati migliori. In seguito oltre a sapere anche quanto potare, intensa su alberi datati e minima su alberi giovani, è importante sapere anche dove potare.
Qui il discorso si fa più complesso perchè bisogna conoscere bene le caratteristiche della pianta sulla quale si sta intervenendo.
Ma in linea generale quando si pota è importante lasciare almeno una gemma. Inoltre la cimatura come consguenza ha la formazione di nuovi germogli anticipati nelle gemme sottostanti e accorciando un ramo vige la regola che più gemme si lasciano meno vigore si ottiene (e viceversa).
Infine, con quali attrezzi potare?
Gli attrezzi per potare non sono molti, non sono neppure molto costosi ma devono essere di qualità. Tra gli attrezzi da taglio rientrano: le forbici, le cesoie, il seghetto, e per i rami più alti, i troncarami e lo svettatoio. Le forbici e le cesoie sono attrezzi da taglio spesso usati come sinonimi: sono entrambi dotati di lama affilata e di impugnatura ergonomica. La differenza tra l’una e l’altra sta sia nella finalità di utilizzo che nella modalità di scorrimento delle lame.
Le forbici da potatura sono indicate per interventi su rami sottili e le lame si uniscono l'una accanto all'altra per creare delle incisioni.
- Nelle cesoie invece le lame scorrono una sull'altra creando un taglio più arcuato e sono più indicate per i rami medio piccoli fino di solito ad un diametro max di 2/3 cm. Alcuni modelli di cesoie a due mani consentono di tagliare rami fino a 3/4 cm di spessore senza grossa fatica.
- Il seghetto per potatura è invece più adatto per rami più grandi.
In sostanza l'attrezzo dipende dal diametro del ramo ma è fondamentale che sia ben affilato.
Per potare i rami alti di alberi, senza molti rischi, l'ideale è effettuare il taglio da terra. Visionando la pianta dal basso si ha inoltre la percezione corretta di quali rami potare. In commercio esistono diversi tipi di troncarami, con manici telescopici o con asta sulla cui cima agganciare uno svettatoio da azionare con un filo.
Qualunque attrezzo si decida di utilizzare, vale comunque la regola che il taglio va fatto in maniera obliqua a 45° ed in prossimità di nodi e gemme, utilizzando sempre strumenti ben affilati e meglio ancora se disinfettati.
È importante anche rispettare le distanze dal tronco o dal ramo principale: rispettare il collare (punto di inserimento del ramo, molto importante perchè è la struttura che andrà a chiudere un eventuale taglio) ed evitare la formazione di moncherini (zona di ingresso di funghi cariogeni).
Se si utilizzano le forbici da giardinaggio, affinchè il taglio risulti netto e pulito, va effettuato con la base e non con la punta. Se ci sono sbavi va rifinito con un coltello o un falcetto. I tagli sfrangiati, infatti, potrebbero provocare l’insorgere di funghi e, qualora capitasse, vanno corretti manualmente.
Nel caso dei rami grossi, la ferita va protetta con un mastice per evitare infezioni, danni da gelo o parassiti. In definitiva, le forbici da potatura si posizionano tra gli utensili da giardino di maggior utilizzo dato che possono essere utilizzate sia per la pota di piante, che di cespugli, siepi, arbusti ma anche alberi.
Qualunque sia l'attrezzo da pota scelto, lo scopo principale della potatura è quello di garantire alle piante una buona, rigogliosa e sana ricrescita.