Il marchio CE, che troviamo sulle prese, spine, adattatori elettrici e sul materiale elettrico in genere, garantisce la ‘Conformità Europea’ ovvero il rispetto di certi standard qualitativi e funzionali che devono essere alla base della realizzazione e del funzionamento di qualunque apparato.
Quando il produttore mette questo marchio sul suo prodotto questo vuol dire che ha rispettato i requisiti di sicurezza, igiene e tutela del consumatore. La presenza di questa marcataura è obbligatoria dal 30 giugno del 2001 e si può fare tramite autocertificazione oppure con una certificazione di altri enti.
Per quanto riguarda il materiale elettrico e la marcatura CE, questo rapporto è regolato dalla direttiva 2006/95/CE. Qui, e più precisamente nell’articolo 10 commi 1 e 2 è scritto chiaramente come e dove bisogna apportare il marchio. Il posizionamento ideale è ovviamente sul prodotto stesso ma, se questo non è possibile, si può anche apporre sull’imballaggio, sulle avvertenze d’uso oppure sul certificato di garanzia. La cosa importante è che sia molto visibile e che non sia anche parzialmente coperto da parte del prodotto o della grafica dei documenti.
Comunità Europea o China Export?
Questo è un argomento di discussione che ormai viene trattato da anni: come si sa, infatti, il marchio CE (Comunità Europea) è molto simile al marchio CE (China Export), ma con un piccolo accorgimento e un sano allenamento è possibile fare la distinzione. Il marchio europeo, infatti ha la C e la E distanziati tra loro. Al contrario, nel China Export le lettere sono praticamente attaccate. Quando acquistate materiale elettrico, dunque, fermatevi un attimo prima dell’acquisto e verificate di persona: questo può evitarvi non solo rotture impreviste e malfunzionamenti ma, trattandosi appunto di energia elettrica, anche di mettere in pericolo voi stessi e il vostro personale.
Materiale esente dal marchio CE
Ci sono degli articoli relativi al materiale elettrico che sono esenti dall’apposizione del marchio CE: questi sono però elementi particolari che riguardano i materiali elettrici per radiologia o uso clinico, parti elettriche di ascensori e montacarichi, contatori, materiali elettrici speciali. Ma tra questi ci sono anche tutte quelle cose che usiamo anche in casa come le prese di corrente a uso domestico. Tutti gli elettrodomestici, le radio, i televisori, i fili elettrici, però, rientrano nella famosa normativa del 30 giugno per cui conviene, anche acquistando all’estero, controllare.