Panoramica sulla situazione attuale del comparto dei compressori hobbistici, tutelato di recente da un procedimento antidumping che blocca l’importazione low cost: ne parliamo con Marco Fini, presidente di COMPO e Fini S.p.A.
Dalle basse pressioni per uso hobbistico a quelle alte per uso continuativo; dai modelli lubrificati a quelli autolubrificati, i compressori sono disponibili in versioni che coprono qualsiasi esigenza applicativa.
Per suddividere idealmente in tre grandi famiglie questo vasto settore, si può parlare di comparto industriale, professionale e semiprofessionale. Nell’industriale sono compresi modelli rotativi a vite, a palmette, centrifughi, mono o pluristadio, progettati per funzionare sulle ventiquattro ore e destinati alle medie e grandi imprese con consumi di aria elevati e continuativi.
Al comparto professionale sono destinati i modelli coassiali lubrificati o autolubrificati, per esempio, disponibili anche su serbatoi orizzontali o verticali e completi di essiccatori e filtri, adatti per le esigenze degli artigiani e delle piccole e medie imprese. Nel comparto semiprofessionale, infine, le versioni coassiali autolubrificate rappresentano la scelta ideale per i piccoli lavori di manutenzione come, per esempio: soffiare, pulire, gonfiare, verniciare piccoli oggetti e altri lavori di bricolage ... [clicca sul link "Leggi tutto" per approfondimenti]
L’offerta di una realtà storica del settore
Fini, dal 1952 nel mercato dei compressori, ha collaborato alla realizzazione di questo articolo rispondendo ad alcune nostre domande. L’azienda bolognese produce compressori per uso hobbistico, professionale e industriale: le differenze sostanziali tra questi tre tipi di compressori risiedono nella tecnologia costruttiva e nel fattore di servizio (quanto tempo possono lavorare senza mai fermarsi per poter ripristinare la temperatura del motore elettrico).
I compressori Hobby sono progettati per rispettare quattro criteri fondamentali: silenziosità, che rende più piacevole il lavoro, efficienza (potenza/aria resa), che permette l’utilizzo di utensili con consumi d’aria elevati, con minor spreco di energia elettrica, trasportabilità e assenza di manutenzione del compressore stesso.
I compressori Professional e Industrial mantengono sempre la peculiarità della ridotta manutenzione e della facile trasportabilità, anche se sono tecnicamente più evoluti dei precedenti.
Il fiore all’occhiello della gamma di compressori Fini dedicata all’hobbista è l’AMICO 25/SF2500, compressore da 25lt con 2HP di potenza, lubrificato a olio e capace di garantire all’utilizzatore una fonte di energia sufficiente ad alimentare la maggior parte degli utensili e accessori pneumatici Fini.
L’attività di COMPO e le prospettive di crescita del mercato
A promuovere e tutelare gli interessi collettivi dell’intera categoria ci pensa COMPO (Associazione costruttori compressori, pompe e accessori per il trattamento aria), sviluppatasi nel corso degli anni con la funzione di costituire per le aziende un punto di incontro, di informazione e di assistenza per affrontare le tematiche del settore.
COMPO, particolarmente attiva dal punto di vista tecnico, affronta le problematiche che riguardano l’applicazione delle direttive europee e soprattutto la stesura delle norme armonizzate. L’interesse degli associati si concentra sull’analisi delle direttive con particolare riferimento al settore delle pompe e dei compressori, allo scopo di fornire ai costruttori gli elementi necessari per immettere sul mercato prodotti conformi alla legislazione europea.
Oltre agli aspetti legati alle direttive, nel corso degli incontri associativi sono in particolare discusse le problematiche relative al risparmio energetico, alla contraffazione e alla presenza massiccia sul mercato di compressori cinesi non conformi al mercato europeo.
Proprio per tutelare i produttori europei dall’importazione “selvaggia” di determinati compressori originari della Repubblica popolare cinese, è stato avviato un procedimento antidumping, la cui apertura è stata resa nota dalla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 21 dicembre scorso. Tale procedimento è relativo alle produzioni di compressori cinesi, importati nella UE a prezzi inferiori rispetto a quelli di vendita nella stessa Cina e che talvolta sono così bassi da non eguagliare nemmeno i meri costi di costruzione del prodotto.
«Nel 2006 il comparto dei compressori di tipo hobbistico è stato attaccato dalla nuova concorrenza cinese» conferma Marco Fini, presidente di COMPO e di Fini S.p.A., nome storico presente da più di cinquant’anni nel settore, «ma sono convinto che si tratti di una flessione momentanea che svanirà nel giro di 2-3 anni: così come già successo in altri settori e in altri mercati europei si riuscirà a recuperare il prodotto di qualità superiore, a discapito del prodotto low cost proposto dai costruttori cinesi».
«L’attività di COMPO è stata fondamentale nella promozione della recente procedura antidumping» aggiunge Fini, «come sempre ci siamo proposti come “filtro” tra l’Europa e i nostri associati. Sono fiducioso sulla crescita del settore hobbistico, che sarà aiutato dagli utilizzi sempre più numerosi e dalla tendenza di allontanarsi dai centri cittadini per sfruttare case con giardini, con la concreta possibilità di incrementi per tutto il comparto».
COMPO aderisce, tramite ANIMA, al PNEUROP, il Comitato europeo dei costruttori di compressori, pompe per vuoto e utensili pneumatici. PNEUROP promuove la collaborazione tra i membri e ha il compito di seguire lo sviluppo della normativa relativa al settore dei compressori, in ambito sia europeo sia internazionale, per conto dei suoi associati. PNEUROP segue i lavori di stesura delle direttive comunitarie presso la Commissione Europea sostenendo gli interessi dei costruttori di compressori.
Nota: Di Marco Ugliano Ferramenta&Casalinghi