Lo sclerometro risulta lo strumento ideale per le prove di durezza del calcestruzzo. Anche se le prove effettuate con uno sclerometro non sono ufficialmente riconosciute, a causa delle molteplici varianti che possono influire sui risultati (umidità; particolarità non standard del materiale; ruvidità della superficie; taratura dello sclerometro; etc.), l'utilizzo dello sclerometro permette una valutazione tra i diversi elementi per stabilirne le affinità. Pertanto possiamo definire la misura sclerometrica come un’indicazione riguardo all’omogeneità del calcestruzzo, che può permettere l'individuazione di zone degradate, dove sarà necessario effettuare test più approfonditi.
La tecnica di misurazione della durezza del cemento utilizzata con lo sclerometro si basa sul semplice calcolo dell'energia cinetica di rimbalzo di una massa battente, pertanto il test risulta molto semplice e rapido, vantaggio indiscutibile in termine di costi.
Se si rende necessario calcolare in modo più preciso la resistenza del calcestruzzo sarà necessario abbinare all'utilizzo dello sclerometro altre tecniche, ad esempio gli ultrasuoni o prove di compressione, per poter mettere in correlazione i diversi dati compensando i limiti delle diverse tecniche, ottenendo dei risultati più attendibili.
In pratica è possibile utilizzare lo sclerometro per analizzare l'omogeneità del calcestruzzo rilevando i dati in diverse zone della struttura esistente e confrontandoli per verificare la durezza superfiziale del calcestruzzo nei diversi punti analizzati.
Approfondimento tecnico sugli sclerometri
La qualità del calcestruzzo è in massima parte giudicata dalla sua resistenza alla compressione, che influisce direttamente sulle sue capacità di carico. Come indicato nelle "Linee guida sul calcestruzzo strutturale" del Ministero del LL.PP., nella norma UNI 9858 e nella normativa europea sul calcestruzzo EN 206-1, tra le indicazioni minime che un progettista deve adottare per la corretta prescrizione del calcestruzzo viene elencata la classe di resistenza, espressa in N/mm2.
Progettato e costruito per la prima volta dalla PROCEQ nel 1950, il Martello di Schmidt (noto anche come sclerometro) è lo strumento più immediato per il controllo non distruttivo della qualità del calcestruzzo sull’opera finita. Un corpo di battuta colpisce il calcestruzzo con un’energia nota e rimbalza ad una velocità - misurata dall’apparecchio - che è funzione della durezza del calcestruzzo stesso. Un’apposita tabella di conversione permette di determinare il valore della resistenza alla compressione in base alla velocità di rimbalzo misurata dall’apparecchio. La PROCEQ produce la più vasta gamma di modelli presente sul mercato, dedicati alle diverse applicazioni, disponibili nella più semplice versione meccanica oppure dotati di un sofisticato sistema di registrazione digitale ed elaborazione dei risultati.
In funzione delle diverse applicazioni, sono disponibili diversi modelli, ognuno caratterizzato da una certa forza di impatto (ricordiamo che, nel caso la superficie del campione si rompa durante il test, il risultato della prova stessa è invalidato). Tutti i modelli indicati con la lettera "R" sono dotati di dispositivo di registrazione dei valori su carta: il valore misurato viene impresso su un rotolo di carta che può conservare i risultati relativi ad un massimo di 4000 test di impatto. A garanzia di un buon risultato, si consiglia di effettuare controlli periodici dello strumento, eseguibili in fabbrica o utilizzando l’apposita incudine di taratura (opzionale).
Sclerometri meccanici per calcestruzzo
Tipo |
N (SCL-011-034) NR (SCL-012-034) |
Sforzo di compressione |
10-70 N/mm2 |
Energia di impatto |
2,3 Nm |
Peso |
1.7 / 2,6 kg |
Applicazione |
Standard per calcestruzzo (utilizzabile anche per rocce lapidee) |
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Tipo |
L (SCL-013-034) LR (SCL-014-034) |
Sforzo di compressione |
10-70 N/mm2 |
Energia di impatto |
0,735 Nm |
Peso |
1,4 / 2,4 kg |
Applicazione |
Per pareti con spessore < 100mm, particolari di dimensioni ridotte, rocce dalla superficie friabile |
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Tipo |
LB (SCL-015-034) |
Sforzo di compressione |
10-70 N/mm2 |
Energia di impatto |
0,735 Nm |
Peso |
1,4 kg |
Applicazione |
Specifico per mattoni |
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Tipo |
P (SCL-017-034) |
Sforzo di compressione |
5-30 N/mm2 |
Energia di impatto |
0,883 Nm |
Peso |
3,2 kg |
Applicazione |
Per pavimentazioni in malta, cemento trattato termicamente, ecc. |
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Tipo |
PT (SCL-018-034) |
Sforzo di compressione |
0,2-5 N/mm2 |
Energia di impatto |
0,883 Nm |
Peso |
3,2 kg |
Applicazione |
Per intonaco, cemento leggero |
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Tipo |
PM (SCL-021-034) |
Sforzo di compressione |
Specifico per le malte |
Energia di impatto |
0,883 Nm |
Peso |
3,2 kg |
Applicazione |
Per la verifica della qualità della malta utilizzata per legare i mattoni nelle murature |
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Sclerometri digitali per calcestruzzo
Tipo |
ND (SCL-019-034) |
LD (SCL-020-034) |
Sforzo di compressione |
10-70 N/mm2 |
10-70 N/mm2 |
Energia di impatto |
2,207 Nm |
0,735 Nm |
Precisione |
+/- 0.2 R |
+/- 0.2 R |
Ripetibilità |
+/- 0.5 R |
+/- 0.5 R |
Applicazione |
Standard per calcestruzzo (utilizzabile anche per rocce lapidee) |
Per pareti con spessore < 100mm, particolari di dimensioni ridotte, rocce dalla superficie friabile |
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