Per fornire una definizione rapida si può affermare che si tratta di utensili da taglio costituiti da un'anima di acciaio e da una corona diamantata perimetrale, ma è necessario analizzare nel dettaglio questi due componenti per comprendere la struttura e la qualità di un disco diamantato.
Le anime di acciaio ad alta resistenza (foto 1), per consentire di tagliare con precisione e sicurezza, devono essere piane e tensionate; esse sostengono e portano in rotazione la parte diamantata perimetrale in assetto geometrico idoneo per il taglio di materiali lapidei, cementizi o di altro tipo. Le anime, con le suindicate qualità, sono ideali per il taglio di qualsiasi materiale presente in edilizia, e non necessitano dell'applicazione delle flange qualora siano utilizzate tramite smerigliatrici.
La parte diamantata perimetrale può essere a corona continua, a fascia continua o segmentata ed è formata da una lega di diamante industriale (foto 2) e di polveri metalliche, pressata a caldo nel processo di sinterizzazione (foto 3).
I dischi diamantati a corona continua (turbo), a fascia continua (per il taglio della ceramica) e quelli a segmenti del tipo sinterizzati hanno la particolarità di vedere sinterizzata la parte diamantata direttamente sull'anima.
I dischi segmentati Laser prevedono invece due differenti fasi di lavorazione: in un primo momento vengono prodotti i segmenti diamantati (foto 4) mediante un processo di sinterizzazione e poi, gli stessi segmenti vengono saldati all'anima di acciaio tramite una sorgente LASER (foto 5). Nei dischi a segmenti, che possono essere usati solo con raffreddamento ad acqua, i segmenti vengono invece saldati all'anima per mezzo della brasatura (foto 6), che utilizza un filo costituito da una lega a base d'argento. Questo, sciolto ad alta temperatura, unisce i segmenti all'anima. Per la produzione di prototipi, di prodotti speciali o di piccolissimi lotti, si usa invece la saldobrasatura a cannello (foto 7).
I dischi elettrodeposti sono infine prodotti con un processo elettrolitico che, utilizzando correnti elettriche secondo specifiche modalità, consente di depositare in modo stabile il diamante industriale nella parte periferica dell'anima d'acciaio. Dopo la saldatura, le facce laterali e la testa della parte diamantata perimetrale vengono ravvivate (foto 8) in modo che le punte di diamante risultino sporgenti e quindi estremamente taglienti.
Durante il taglio, le punte di diamante si consumano e si staccano, per cui è necessario che contemporaneamente si consumi anche la lega che sostiene il diamante, in modo che nuove punte si scoprano andando a sostituire quelle che si sono appena staccate. L'avvicendamento regolare delle punte di diamante garantisce una costante taglienza del disco diamantato, considerando che un avvicendamento anticipato determinerebbe un rapido consumo dell'utensile, mentre un avvicendamento ritardato farebbe perdere taglienza all'utensile stesso.
Infine, per proteggere le parti metalliche dalla ruggine, su tutti i dischi diamantati prodotti dalla Pentax viene applicata una vernice che può essere trasparente o colorata.
La tabella comparativa mette a confronto i dischi diamantati più venduti attualmente disponibili nel catalogo online, in relazione al materiale da tagliare.
(Articolo informativo di produzione Pentax ripubblicato nella sezione "Risorse" il 29/10/2019)