L’igrometro è diventato uno strumento sempre più utilizzato nell’edilizia. Questo è dovuto anche alla precisione con cui adesso si possono attuare le misurazioni e alla versatilità che alcune funzioni aggiuntive hanno apportato allo strumento.
Come definizione, l’igrometro è lo strumento che si usa per le misurazioni della percentuale di umidità nell’aria: la misurazione è il risultato della relazione tra i dati relativi e quelli dell’umidità assoluta (che è la quantità di vapore acqueo che si trova all’interno dell’atmosfera in un dato momento e in un dato luogo).
Fino a qualche decennio fa l’igrometro era usato solo per misurare la quantità di umidità nell’aria. Per questo la sua meccanica non era complessa: c’era una cassa e una molla a spirale realizzata con materiale sensibile all’umidità, collegata a un quadrante graduato che ne misurava le variazioni di volume (con più secco la molla riduce il volume, con maggiore umidità si comporta in maniera contraria). Adesso, però, ci si è resi conto che l’igrometro può essere utile anche per misurare l’umidità all’interno dei materiali per avere più sicurezza sull’attuabilità di determinati lavori o sulle loro tempistiche.
Lasciata la molla agli igrometri destinati alle misurazioni metereologiche, adesso le misure vengono fatte attraverso una resistenza elettrica seguendo la teoria del Ponte di Wheatstone che implica l’utilizzo di un generatore di tensione posto ad alimentare due rami resistivi che sono posizionati in parallelo. Inoltre, all’igrometro si sono aggiunte altre applicazioni (come il monitor a lettura digitale oppure l’attività di misurazione della temperatura) che hanno specializzato le varie funzioni di questo utilissimo strumento.
Come prima cosa, adesso gli igrometri sono divisi a seconda del materiale nel quale bisogna misurare l’umidità: legno, ceramica e perfino la vetroresina hanno i loro strumenti dedicati che sono così sofisticati da non risentire dell’umidità di superficie dovuta a condensa o eventi atmosferici. Inoltre, possono anche determinare lo stato interno di un materiale (dato fondamentale per sapere se una determinata lavorazione può essere effettuata o no) fornendo l’indicazione di stato asciutto, al limite oppure allo stato umido.
Come dicevamo prima, adesso gli igrometri possono essere anche forniti di termometro ad infrarossi. Soprattutto negli ultimi anni, grande successo hanno suscitato gli igrometri che hanno al loro interno anche uno strumento in grado di misurare la temperatura grazie ad un termometro ad infrarossi. Questo si è rivelato vincente per i rilievi di temperatura e umidità per tutti coloro che lavorano nel settore del condizionamento, riscaldamento e manutenzione in genere. Questo genere di strumentazione è molto facile da usare per cui può essere utilizzato anche da personale non esperto.