Il filo zincato in matassa ha una grande resistenza alla corrosione galvanica e una grande resistenza meccanica che gli proviene proprio dalla zincatura. Ma come avviene questo processo?
Come prima cosa bisogna dire che esistono numerosi tipi di zincatura tra i quali i più conosciuti sono quelli: a caldo, a caldo continua, a freddo, a spruzzo ed elettrolitica. Per il filo solitamente la procedura è quella della zincatura a caldo continua: il filo viene srotolato e fatto passare in vasche contenenti materiali di preparazione per poi essere introdotto in un forno che lo porta a temperatura uniforme.
Una volta raggiunta la giusta temperatura, il filo viene passato in un’altra vasca contenente zinco fuso che, grazie a delle resistenze elettriche, viene tenuto ad una temperatura di 445° circa. Il calore viene generato da una fiamma posta a contatto con lo zinco oppure con dei bruciatori immersi. Una volta passato il filo nella vasca con lo zinco, alla copertura viene tolto il materiale in eccesso grazie a dei tamponi oppure con delle lame d’aria che utilizzano azoto.
Il vantaggio unico della zincatura è che permette al filo di acciaio di diventare tutt’uno con lo zinco e di creare così un materiale unico nel suo genere come caratteristiche e come prestazioni. Il filo zincato a matassina ha numerosi campi di applicazione, sia nell’industria come nell’artigianato e nelle realizzazioni fai da te può essere un alleato versatile e vincente.
Per il taglio, solitamente è sufficiente una cesoia di piccole dimensioni anche se il diametro ha una certa rilevanza. Il filo tagliato, però, può essere pericoloso e arrecare danni agli operatori: per questo, una volta terminato l’utilizzo, si consiglia di proteggerne le estremità con dello scotch di carta oppure di produrre con il filo stesso una piccola cappa. Il filo in matassa zincato può essere riposto senza particolari precauzioni.