Breve descrizione dell'azienda
Varcando la soglia della officina Pittau si sente subito il tipico odore dell'acciaio che attraverso i vari processi di lavorazione viene trasformato nel prodotto finito, in questo caso forbici. Curiosi di vedere come nasce una forbice Archman, il marchio regolarmente depositato dall'azienda di Maniago in oggetto, la cui sillabazione Arch e Man indica Archetti e Maniago, il prodotto a cui è legata la nascita della Pittau, siamo stati accompagnati gentilmente da Giovanni Pittau, titolare insieme alle figlie dell'omonima azienda.
Grandi nastri di acciaio attirano il nostro sguardo: questi vengono tranciati e posizionati su macchine in modo tale da dare origine ai differenti tipi di forbice, oltre una trentina quelle proposte da Pittau, senza contare le differenti versioni presenti a catalogo. La fase della tranciatura, lo "stampaggio", come qualcun altro definisce, è un punto di forza molto importante per l'azienda, fondamentale. Infatti la possibilità di disporre di stampi propri, costruiti con macchinari progettati secondo le direttive dell'azienda stessa, non ha fatto altro che rafforzare e distinguere la produzione della Pittau. Grazie a questa prerogativa, l'azienda è in grado di soddisfare tutte le richieste di personalizzazione da parte di società che necessitano forbici speciali, fornite nei colori, con loghi e marchi del richiedente. Questa versatilità, flessibilità è decisamente un punto di forza, come si diceva, un tratto distintivo che potenzia ancora di più il marchio e il nome della Pittau, soprattutto in mezzo a un mercato competitivo come quello delle forbici.
Proseguendo nel nostro "giro", assistiamo ad altri processi fondamentali, come la vibratura e la rettifica, con i quali si ottiene una forbice perfetta, per giungere a osservare un altro processo che distingue i prodotti Archman, ovvero la copertura del manico con un materiale plastico di primissima qualità che rende le forbici non solo ergonomiche e di facile presa, ma soprattutto le rende leggere, maneggevoli, funzionali e anche di prezzo competitivo. Seguono poi l'assemblaggio, la regolazione e il collaudo, processi che assicurano che il prodotto finito non abbia difetti, il lavaggio attraverso sostanze oliose, processo che rende lame, molle, ingranaggi ben scorrevoli e pronti a eseguire i tagli nel modo più semplice possibile con il minor affaticamento, conferendole anche il potere antiruggine.
Infine, come conviene a tutti i prodotti, assistiamo alla fase di imballaggio in praticissime buste di plastica ben rifinite o in scatole di cartone con codice a barre e tutte le diciture che competono. Tutti questi processi avvengono automaticamente attraverso potenti macchinari, controllati però dall'occhio attento e vigile dell'uomo.
"La nostra azienda - ha spiegato Giovanni Pittau - da quando è stata fondata, ovvero nella metà degli anni '70, ha subito nel corso di questi anni un processo evolutivo non indifferente sia in riferimento alla lavorazione sia in riferimento all'organizzazione del lavoro e del personale. Oggi possiamo dire che tutti i macchinari sono molto sofisticati, contiamo su un numero discreto di dipendenti, circa 15, e copriamo una superficie di circa 2.500mq. Tutto questo ci ha condotto a ottenere la certificazione UNI EN ISO 9001:2000 e a raggiungere traguardi molto soddisfacenti".
Mettere al centro il cliente cercando di soddisfarlo costantemente in ogni richiesta, fornendogli un servizio sempre più curato e celere, soprattutto nella consegna e nell'evasione degli ordini, sviluppare prodotti all'avanguardia, servirsi anche dei più moderni mezzi di comunicazione, saper creare il giusto compromesso tra qualità elevata e prezzo molto competitivo sono i punti di forza e gli obiettivi che la Pittau si è posta e continua a porsi in questi anni, tenendo sempre presente che bisogna essere dinamici, aperti e capaci di offrire articoli sempre più nuovi, rinnovati a una clientela sempre più esigente.