Le norme alle quali fare riferimento
Il primo punto che abbiamo voluto indagare è quello dell’esistenza di normative inerenti alla produzione di tubi per irrigazione. È proprio dalle considerazioni emerse che abbiamo appreso che, oltre alla normativa europea secondo la quale i tubi flessibili da giardino in PVC devono essere privi di cadmio, zinco e piombo, attualmente non esistono normative precise riguardanti i tubi flessibili per irrigazione, ma neppure marcature da apporre per “regolarizzare” la produzione.
D’altra parte sussistono leggi riguardanti i tubi per uso edile, sia flessibili sia rigidi, i tubi per impiantistica (tubi tecnici), in particolare per i tubi per gas.
Ne consegue che ogni produttore è impegnato a eseguire controlli e test continui sui propri prodotti per garantirne qualità e caratteristiche, e inoltre marchia i tubi indicandone le caratteristiche per valorizzare il prodotto. I tubi da giardino sono identificati dalla loro dimensione (in pollici o in millimetri) e da caratteristiche tecniche (pressione di scoppio, pressione di esercizio, antigelo, antialga, antitorsione, atossico ecc.).
L’introduzione di una norma favorirebbe sicuramente lo sviluppo e la ricerca di materiali nuovi e anche più pregiati, con riflessi positivi sulla qualità dei tubi e un miglioramento complessivo del prodotto finale. Appare chiaro, quindi, che si tratta di una grave mancanza alla quale è necessario porre rimedio.
I materiali e la salvaguardia ambientale
I tubi di qualità si riconoscono per la loro struttura: rivestimento esterno in PVC anti UV esente da cadmio, piombo, bario, rinforzi retinati in fibra poliestere e interni in PVC atossico e antialga. Sono poi possibili diverse varianti e combinazioni secondo le caratteristiche da privilegiare (flessibilità, leggerezza, resistenza all’usura, maneggevolezza, per citarne alcuni).
Se il materiale più utilizzato è il PVC, nelle due versioni rigido e plastificato, si ricorda anche l’uso dei suoi rigenerati e del polietilene. Percentualmente si utilizza: PVC 52%, plastificante 40%, cariche inerti 6%, tessile, coloranti 2%. Un argomento di estrema attualità collegato all’utilizzo dei materiali è la salvaguardia dell’ambiente e dell’uomo. Secondo alcune aziende, se da una parte sino ad oggi in questo comparto non è stata prestata sufficiente attenzione, dall’altra si intravedono i primi segnali di cambiamento.
La prima azione che i produttori devono compiere per raggiungere questo obiettivo è innanzi tutto l’impiego esclusivo di materiali di prima qualità che non contengono sostanze nocive (quali cadmio, piombo, bario ecc.). Da non sottovalutare è anche il recupero degli scarti e, come molte materie plastiche, il riciclo eseguito in maniera opportuna dei tubi.
Ad esempio, la Ipierre Sirotex con i propri rivenditori pubblicizza un corretto trattamento dei tubi di scarto e si impegna anche a concedere riduzioni di prezzo per l’acquisto di tubi nuovi in sostituzione di quelli scartati per “rottamazione”.
Per tutti, quindi, lottare contro l’inquinamento a favore del rispetto ambientale è una priorità. Questo intento è ulteriormente avvalorato da recenti studi effettuati dal centro di informazione sul PVC di Milano. Dalla ricerca condotta è emerso che le materie plastiche utilizzate nel settore giardinaggio possano essere smaltite e/o recuperate in modo costruttivo per l’ambiente.
Nota: By Ferramenta & Casalinghi
Di Anna Tonet