La sicurezza nella segnaletica stradale e in edilizia: un problema attuale. La sicurezza è un tema di grande attualità e la segnaletica stradale e in edilizia per il cantiere è sicuramente un aspetto da non tralasciare. Un’indicazione data con scarsa precisione, una segnalazione fatta in modo grossolano o non completo, infatti, possono portare a brutte conseguenze sia per il cantiere in sé che per gli operatori.
Per garantire sicurezza e chiarezza, oggi sono disponibili numerosi prodotti che possono essere utilizzati sia per migliorare la segnaletica stradale (anche su piccoli cantieri) che in edilizia. Riportiamo di seguito qualche concetto di base e vi invitiamo a prendere visione sempre e comunque delle diverse normative atte a regolamentare le varie situazioni di utilizzo.
Come primo elemento fondamentale citiamo le barriere e le reti che segnano i limiti dei cantieri stradali e che sono obbligatorie sui lati frontali di delimitazione del cantiere. Queste devono essere poste parallelamente al piano stradale e sostenute da cavalletti o altri sostegni idonei. Lungo i lati longitudinali, invece, le barriere sono obbligatorie solo nelle zone che possono presentare condizioni di pericolo sia per le persone in transito che per i mezzi da lavoro. In mancanza di barriere, si possono utilizzare anche recinzioni colorate di colore rosso, arancione o verde stabilmente fissate.
La segnaletica stradale in questa circostanza è comunque regolamentata dal Ministero dei lavori pubblici. Le barriere possono essere di due tipi: normale (colorata a strisce oblique bianche e rosse, di altezza non inferiore a 20 cm e deve essere posta parallelamente al piano stradale ad un altezza non inferiore agli 80 cm da terra e in modo chiaro e visibile) oppure direzionale (colorata su un lato con bande alternate bianche e rosse e con geometria a punta di freccia, può essere di dimensioni non inferiori a 60 X 240 cm e non superiori a 90 X 360 cm: per i centri abitati, le dimensioni possono essere ridotte).
Sempre parlando di segnaletica stradale, e non edilizia, dobbiamo citare i delineatori speciali che sono il paletto di delimitazione e il delineatore modulare di curva provvisoria.
Ci sono poi i coni stradali: questi devono essere usati per delimitare zone di lavoro o di operazioni di manutenzione di durata non superiore ai due giorni, per il tracciamento della segnaletica orizzontale, per eventuali incidenti, per deviazioni temporanee. I coni stradali devono essere di materiali flessibili come gomma e plastica e dipinti con anelli rossi e bianchi riflettenti. Le dimensioni possono variare a seconda delle necessità.
I segnali orizzontale a carattere temporaneo devono essere ubicati in corrispondenza dei cantieri, dei lavori e per segnalare deviazioni di durata superiore a una settimana. Questi sono di colore giallo, devono essere antisdrucciolo e non devono sporgere di oltre 5 mm dal piano della pavimentazione. Nel caso di strisce longitudinali realizzate con materie plastiche e di lunghezza considerevole, è obbligatorio creare delle zone libere per far defluire l’acqua. Molto importante per questo tipo di segnaletica stradale è la possibilità di rimozione senza lasciare nessuna traccia sul suolo stradale o sulla pavimentazione.
Per incrementare l’efficacia della segnaletica si possono usare i dispositivi retroriflettenti integrativi (questi sono importanti per indicare condizioni particolarmente pericolose, anche in edilizia). Questi devono riflettere luce di colore giallo e devono essere ancorati con sicurezza al fine di avere un’ubicazione precisa nel tempo. Per speciali applicazioni si possono utilizzare anche i lampeggianti stradali a led di colore rosso a luce fissa o intermittente, con interruttore o senza.